Facebook War Room: lotta alla disinformazione durante elezioni EU
Facebook War Room: lotta alla disinformazione durante elezioni EU

Facebook istituisce un team di 40 esperti per combattere la disinformazione e le bufale durante le elezioni europee. Chiusi o bloccati migliaia di profili in tutti gli stati dell'Unione.

Meno di tre anni fa, l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, ha respinto come "folle idea" che false notizie inserite sulla sua piattaforma avrebbero potuto influenzare l'elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d'America.

Oggi l'azienda ammette di avere sulla propria piattaforma migliaia di profili finti. Profili che hanno lo scopo di creare scompiglio, essere utilizzati per fare soldi o influenzare le persone in altri modi. La battaglia per ridurre il loro numero è solo all'inizio, ma si appresta ad essere uno scontro epocale tra forze di controllo e male intenzionati.

Azioni cordinate in tutti gli stati

"Vigilantes madrelingua in grado di leggere ed identifare le notizie false in tutte e 24 le lingue ufficiali UE fanno parte del team creato da Facebook." Questa è l'affermazione che Lexy Sturdy ha rilasciato al suo arrivo dagli Stati Uniti. La sua presenza - avrà il compito di coordinare e gestire il team di specialisti - è stata richiesta dopo aver gestito un'operazione simile durante le elezioni americane di medio termine.

La portata della sfida che si trova ad affrontare Facebook - nel tentativo di eliminare "questi profili finti" dal sistema - non ha paragoni con niente di conosciuto. Richard Allan, vicepresidente della società per le politiche pubbliche, ha dichiarato che tra ottobre 2017 e novembre 2018 la società ha eliminato 2,8 miliardi di profili falsi.

Oltre a questi profili falsi, ci sono una serie di profili reali che condividono notizie false, diffondendo intenzionalmente disinformazione o promuovendo messaggi di odio. Facebook ha anche iniziato a controllare le persone che vogliono pubblicare annunci politici, e si è impegnata a mantenere online per sette anni le banche dati di annunci delle campagne pubblicitarie.

Giornalisti e attivisti solo nell'ultimo mese hanno scoperto reti di estrema destra in Spagna che hanno raggiunto quasi 1,7 milioni di persone. Inoltre, hanno scovato annunci pubblicati della campagna Trump negli Stati Uniti che violano le regole di Facebook e identificato e bloccato una campagna "astroturf" di annunci a sostegno dell'hard Brexit. Si presume, che quest'ultima era cordinata da un veterano operativo legato alla politica.

Al momento nessuna persona fisica è stata individuata dagli strumenti di Facebook, ha affermato il responsabile alla sicurezza informatica Nathaniel Gleicher. Le tecnologie per nascondere chi sviluppa queste campagne sono costantemente in evoluzione, e non sempre l'azienda ha la capacità di proteggere gli utenti da questa notizie false.