Rivolta dei pastori sardi, facciamo chiarezza sulla situazione
Rivolta dei pastori sardi, facciamo chiarezza sulla situazione

Negli ultimi tempi, la rivolta dei pastori sardi ha scosso il mondo del settore alimentare italiano. Dopo lo sciopero, ci sono stati testate giornalistiche che si sono scatenate al riguardo di eventuali situazioni che sono venute alla ribalta.

In effetti, sono stati lanciati titoli sensazionalistici ed articoli che puntavano il dito contro i potenziali fattori che erano stati additati come la causa dell'abbassamento dei prezzi del latte, dovuto ad alcune operazione dei fratelli Pinna, imprenditori locali.

Proprio quest'ultimo evento era stato identificato come la goccia che aveva fatto traboccare il vaso ed aveva provocato lo scoppio della protesta. Ma quanto di quello scritto si è poi rivelato vero? Ebbene, occorre analizzare questo aspetto per scoprire che molte accuse che sono state lanciate si sono rivelate delle bufale in piena regola.

Il caso dei fratelli Pinna: realmente colpevoli?

In diversi articoli scritti e promulgati da testate o siti di cronaca autorevoli si puntava il dito contro i fratelli Pinna. Questa coppia di imprenditori, secondo i giornalisti, aveva messo in ginocchio l'economica del settore caseario sviluppato in Sardegna. Il motivo? Ebbene, secondo alcune fonti, i due fratelli imprenditori compravano il latte in paesi sotto-sviluppati dal punto di vista economico, come la Bulgaria oppure la Romania. Dopo aver comprato il latte, la società dei fratelli Pinna importava il materiale in Italia e lo lanciava sul mercato, sminuendo di fatto il valore del latte sardo.

Tuttavia, la Fratelli Pinna Spa è davvero colpevole? Assolutamente no. Nonostante sulla questione si sia espresso anche Romano Satolli, dell'Unione Consumatori Sardegna, i fratelli Pinna sembrano non essere responsabili per l'abbassamento dei prezzi in Sardegna.

I fratelli Pinna e la Romania: c'è un collegamento?

Nonostante ciò, esiste comunque un collegamento tra la società che ha sede a Thiesi, chiamata Fratelli Pinna e la Romania. I fratelli imprenditori sono anche proprietari di uno stabilimento che ha sede a Timisoara, nella nazione rumena. In questo stabilimento, vengono lavorati formaggi per poi essere venduti sul mercato.

In un certo periodo, l'ASL aveva addirittura sequestrato i prodotti presenti nello stabilimento, come forma di prevenzione contro la vendita di prodotti stranieri su territorio italiano.

Tuttavia, l'ASL ha poi rilasciato i prodotti, operando un dissequestro. Si è scoperto infatti, che tutti i prodotti presenti nello stabilimento sono destinati al mercato internazionale e non vengono assolutamente etichettati come prodotti DOP e venduti sul mercato italiano dall'azienda. D'altro canto, occorre ricordare che in Sardegna è praticamente impossibile vendere prodotti con marchio DOP se il latte o la materia prima viene prodotta e acquistata altrove.

I fratelli Pinna hanno affermato che il latte sardo è di bassa qualità?

Un'altra polemica scoppiò quando vennero mal interpretate le parole di Pierluigi Pinna, uno dei due fratelli imprenditori. Secondo alcuni siti di notizie, Pierluigi Pinna avrebbe affermato che "la qualità del latte sardo è inferiore a quello di tutto il resto d'Europa". Affermazioni che avevano fatto scalpore ed aizzato gli animi di coloro che sostengono la tradizione e la qualità del latte sardo. Tuttavia, si è trattato del classico caso di frase estrapolata dal proprio contesto e manipolata per fare qualche visualizzazione in più. Difatti, sull'ANSA, uscirono le reali parole di Pierluigi Pinna, che affermava il contrario, dichiarando con convinzione l'alta qualità del latte prodotto nella Regione Sardegna.

Chi è il colpevole per l'abbassamento del costo del latte in Sardegna?

In definitiva, si può capire che in questa storia si è cercato di trovare un semplice capro espiatorio, identificato con l'azienda dei Fratelli Pinna. Tuttavia, una soluzione del genere sarebbe stata semplicistica. L'abbassamento del prezzo del latte ovino sardo ha radici molto più complesse. In ogni caso, in un'epoca dove le fake news la fanno da padrona nel mondo dell'informazione, è sempre bene fare luce su una particolare situazione e donare ai lettori la verità.